La Bce taglia ancora i tassi, quanto si paga il mutuo oggi
Tassi mutui: Si risparmiano oltre 1200 euro all’anno per un mutuo variabile e 612 per un mutuo a tasso fisso
Come da programma, si conferma la decisione della Bce per un nuovo taglio dei tassi di interesse, come atteso dai mercati. Giovedì 17 ottobre l’istituto di Francoforte ha deciso per un ulteriore abbassamento del costo del denaro di 25 punti base, portando i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente al 3,25%, al 3,40% e al 3,65%, con effetto dal 23 ottobre 2024. Come sempre la decisione della Bce avrà un impatto su mutui e prestiti degli italiani; vediamo quali saranno le conseguenze secondo il parere e le simulazioni di idealista/mutui.
La Bce taglia i tassi, le motivazioni del Consiglio Direttivo
Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di ridurre di ulteriori 25 punti base il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale. La motivazione, espressa nella nota dell’Istituto guidato da Christine Lagarde, “scaturisce dalla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria. Le ultime informazioni sull’inflazione indicano che il processo disinflazionistico è ben avviato. Le prospettive di inflazione sono inoltre influenzate dalle recenti sorprese al ribasso degli indicatori dell’attività economia. Nel contempo, le condizioni di finanziamento rimangono restrittive”.
“Ci si attende che l’inflazione aumenti nei prossimi mesi, per poi diminuire e raggiungere l’obiettivo nel corso del prossimo anno. L’inflazione interna resta elevata, in quanto i salari continuano a crescere a un ritmo sostenuto. Al tempo stesso, le pressioni sul costo del lavoro dovrebbero seguitare ad attenuarsi gradualmente, in un contesto in cui i profitti ne mitigano parzialmente l’impatto sull’inflazione”.
“Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione al suo obiettivo del 2% a medio termine. Manterrà i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario a conseguire questo fine. Per determinare livello e durata adeguati della restrizione, il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione”.
Quanto costa un mutuo da 200 mila euro dopo la Bce
Ma quanto costa oggi la rata del mutuo? Secondo le simulazioni di idealista/mutui, la rata di un mutuo trentennale da 200 mila euro a tasso variabile con spread allo 0,75 per cento scende dai 1026 euro di gennaio 2024 ai 925 euro di oggi – ammettendo che il taglio dei tassi Bce sia completamente assorbito dal tasso Euribor a tre mesi, – con un risparmio di 101 euro mensili e 1212 euro annuali. In calo anche i mutui a tasso fisso che passano da una rata di 843 euro al mese in media a inizio anno per un mutuo con scadenza a 30 anni e spread allo 0,5 per cento agli attuali 792 euro, con un risparmio di 51 euro mensili e 612 euro annuali.
Mutui ventennali, si risparmia secondo il Codacons
Per un mutuo a 20 anni di importo compreso tra i 100mila e i 200mila euro, calcola il Codacons, il risparmio sarà compreso tra i 13 e i 27 euro mensili, pari a -156 e -324 euro all’anno. Per un mutuo da 125mila euro a 25 anni, invece, un simile taglio si traduce in un risparmio di circa 17 euro al mese, con un impatto da 204 euro su base annua.
“Il terzo taglio dei tassi è senza dubbio un segnale positivo, ma la strada per colmare i rialzi imposti dalla Bce negli ultimi due anni è ancora molto lunga – avvisa il presidente Carlo Rienzi – Basti pensare che per alcune tipologie di mutuo a tasso variabile la maggiore spesa ha raggiunto nel 2024 i 5mila euro l’anno rispetto ai tassi medi di fine 2021”.
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