TARI: cosa comprende e come si calcola la tassa rifiuti
Per TARI si intende la Tassa su Rifiuti prodotti. Essa viene calcolata su base annuale e il pagamento viene suddiviso in due semestri.
Il documento di pagamento della Tassa Rifiuti comprende due quote:
– una quota fissa determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti
– una quota variabile rapportata alla quantità di rifiuti prodotti e smaltiti
Il calcolo della tassa rifiuti per utenze abitative e per uffici e società è diverso.
Come si calcola la TARI?
La Tassa Rifiuti per le Utenze Abitative viene calcolata in base a due elementi fondamentali:
1) numero di persone del nucleo familiare che vivono nell’immobile
2) metri quadrati dell’immobile compresi box/posto auto, cantine, soffitte, escluse le aree scoperte, come balconi, terrazzi, giardini
La Tassa Rifiuti per uffici e società viene calcolata in base ai seguenti elementi:
1) categoria di appartenenza dell’attività che viene svolta nell’area in questione o nel locale
2) metri quadri del locale e dell’area scoperta destinati ad attività di impresa/commerciali
Quali sono i fattori da considerare per effettuare un calcolo corretto della Tari?
– Distinzione tra quota fissa e quota variabile
– base imponibile della tassa sui rifiuti, data dalla superficie calpestabile dell’immobile compresi muri interni, pilastri e muri perimetrali.
Questi sono i fattori da considerare maggiormente, anche se ancora oggi vi è molta incertezza su come determinare l’importo della tassa rifiuti dovuta.
Riforma della Tari: un nuovo metodo di calcolo
Quest’anno sarebbe dovuto essere l’anno di riforma della Tari, alla quale si sarebbe dovuto applicare il nuovo metodo di calcolo predisposto dall’Arera. Per l’anno in corso la riforma delle regole per calcolare la tassa rifiuti è stata sperimentale. Nel 2021 entrerà ufficialmente in vigore.
Le novità per il nuovo anno sono diverse, tra cui le modifiche nella definizione di rifiuto urbano e la soppressione della categoria di rifiuti speciali assimilati agli urbani.
Questi cambiamenti saranno applicati a partire dal 1° gennaio 2021.
Le delibere che effettua ogni singolo Comune stabiliscono con esattezza come fare il calcolo della Tari. Mediante la delibera adottata da ogni Comune, è possibile capire l’adozione del nuovo metodo tariffario messo a punto da Arera, Autorità di Regolazione per Energie Reti e Ambiente. Questo metodo ridefinisce in maniera più chiara il perimetro delle attività connesse al ciclo dei rifiuti che possono rientrare nel tributo.
Quali sono le regole basilari per capire qual è l’importo TARI da pagare?
Per effettuare un corretto calcolo TARI è fondamentale considerare i seguenti elementi, quali:
- superficie in metri quadri;
- periodo di riferimento;
- nucleo familiare;
- quota fissa, la quale si calcola moltiplicando i metri quadrati dell’unità immobiliare per il numero di persone che la occupano.
- quota variabile, finalizzata alla copertura dei costi di servizio per raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti.
- quota provinciale 5%.
Per i contribuenti non residenti il numero di occupanti si calcola nel seguente modo:
- 1 occupante: locali fino a 45 mq;
- 2 occupanti: locali fino a 60 mq;
- 3 occupanti: locali fino a 75 mq;
- 4 occupanti: locali oltre i 76 mq.
Il calcolo Tari è effettuato in base alla quantità di rifiuti prodotti in via presuntiva stabilita dalle delibere comunali.
TARI: metodo di pagamento e agevolazioni
La tassa rifiuti si può pagare tramite bollettino postale, MAV e F24 precompilato (codice 3944).
Nel caso in cui si possiede un reddito basso, è possibile richiedere al Comune di Residenza una riduzione dell’importo da pagare o un’esenzione tassa rifiuti (BONUS TARI 2020).
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