Le novità dell’ultima ora sulla Tari, come cambia la tassa sui rifiuti nel 2022?
Le novità sono contenute nel Testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani (TQRIF), il cui obiettivo è garantire maggiore qualità ed efficienza nel servizio di gestione dei rifiuti. Le nuove misure per la Tari sono in vigore dal 1° gennaio 2023, ma i Comuni hanno tempo fino al 31 marzo 2022 per adeguarsi.
Tra le principali novità della Tari 2022, è stato introdotto un tempo standard per la risposta alle richieste di attivazione o cessazione di nuove utenze, che deve esser pari a 30 giorni per una percentuale minima del 70 o del 90%, in base allo schema regolatorio che ciascun Comune sceglie di adottare.
Inoltre, i Comuni sono tenuti a prevedere un piano “straordinario” per il pagamento rateizzato della Tari. La rateizzazione, nello specifico, spetta:
- agli utenti che dichiarino di essere beneficiari del bonus sociale per disagio economico previsto per i settori elettrico e/o gas e/o per il settore idrico;
- agli ulteriori utenti che si trovino in condizioni economiche disagiate, individuati secondo i criteri definiti dall’ente territoriale competente;
- nel caso in cui l’importo addebitato superi del 30% il valore medio riferito ai documenti di riscossione emessi negli ultimi due anni.
Le novità per la Tari 2022 prevedono anche che l’utente possa chiedere la verifica del bollettino inviato.
L’eventuale rettifica delle somme addebitate, avrà tempi di risposta non superiori a 60 giorni lavorativi.
Per i rimborsi, invece, i Comuni avranno 120 giorni lavorativi a disposizione per procedere.
Per la Tari 2022 è previsto anche il servizio minimo di ritiro su chiamata dei rifiuti, gratuitamente.
D’intesa con le associazioni dei consumatori locali potrà essere fissato un corrispettivo minimo per il ritiro, con specifiche tutele per i contribuenti in condizione di disagio fisico o economico.
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