Le spese condominiali devono essere inserite nel contratto di affitto?
È sempre buona abitudine specificare nel contratto di locazione tutti gli accordi presi tra proprietario e affittuario, anche quelli relativi al pagamento delle spese condominiali.
Cosa dice la legge sulle spese condominiali?
Così come già anticipato in apertura, è credenza comune che sia il locatario a doversi fare carico delle spese condominiali – o, almeno, di quelle ordinarie – in quanto persona che di fatto usufruisce dell’appartamento preso in affitto. Eppure, questa usanza non trova sempre un immediato corrispettivo nella legge.
Innanzitutto, è necessaria un’importante premessa: secondo l’articolo 1118 del Codice Civile, il proprietario dell’immobile ha l’obbligo di partecipare alle spese per la conservazione dei beni comuni del condominio. Di fatto, la responsabilità del pagamento delle spese condominiali verte quindi sul locatore, il quale dovrà sempre corrispondere la sua quota indipendentemente si tratti, o meno, della persona che vive nell’appartamento.
Questo non vuol dire, però, che in presenza di un contratto d’affitto il proprietario non possa richiedere all’affittuario di partecipare ai pagamenti. Lo prevede l’articolo 1576, sempre del Codice Civile, nel definire quali spese siano di competenza esclusiva del conduttore e quali, invece, spettino al locatore, previo accordo. Tuttavia, il proprietario dovrà mantenere i suoi obblighi verso il condominio anche in caso l’inquilino non dovesse pagare o, ancora, fosse in ritardo con i pagamenti.
Chi paga le spese condominiali quando si affitta un appartamento?
Ma, in buona sostanza, quando si affitta un appartamento chi paga le spese condominiali? È proprio il già citato articolo 1576 del Codice Civile, a cui si aggiunge la legge 392/78, a spiegare come gli oneri condominiali debbano essere ripartiti:
- all’inquilino spettano le spese di ordinaria amministrazione;
- al proprietario spettano le spese di straordinaria amministrazione.
Come inserire le spese condominiali nel contratto di locazione
Allo scopo di evitare eventuali contrasti che potrebbero sorgere in itinere tra il proprietario dell’appartamento e l’affittuario, proprio in merito al pagamento delle spese condominiali, è sempre buona consuetudine specificarle nel contratto di locazione.
Quale sia la ripartizione che le parti intendono seguire, dovrà sempre essere comprovata tramite un accordo scritto.
Cosa accade in caso di contenziosi tra proprietario e affittuario?
Come si è visto, è sempre consigliato specificare la ripartizione delle spese condominiali all’interno del contratto d’acquisto, preferendo questa modalità ad altre forme di accordo, come ad esempio quelle verbali. Qualora dovessero verificarsi contenziosi tra il proprietario e l’affittuario, infatti, le specifiche inserite nel contratto risulteranno fondamentali per sciogliere i contrasti.
Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo.
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