Riforma pensioni 2024, scopri le notizie dell’ultima ora
Se ne parla ormai da anni ma la strada per arrivare a un definitivo cambio di scenario in ambito previdenziale è ancora lunga. L’emergenza della guerra in Ucraina, la pandemia e la crisi energetica hanno contribuito a ridefinire l’agenda politica del governo Draghi prima e di quello Meloni poi. Ma sta per ripartire il tavolo di confronto tra esecutivo e sindacati per la riforma delle pensioni 2024.
Lo scenario
Il primo incontro del tavolo tecnico per la riforma delle pensioni 2024 tra governo e sindacati è andato in scena lo scorso il 19 gennaio. Nel dettaglio al confronto erano presenti il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, le associazioni datoriali e sindacali i sottosegretari Claudio Durigon (Lavoro) e Federico Freni (Economia e Finanze), i vertici dell’Inps e l’ufficio legislativo del Ministero della Pubblica Amministrazione.
L’obiettivo dichiarato del governo con la riforma delle pensioni 2024 è quello di migliorare la normativa vigente, con specifica attenzione alla flessibilità in uscita dal mondo del lavoro. Le categorie più interessate saranno quelle dei lavoratori con mansioni usuranti e un intervento sulle pensioni sperimentali come opzione donna.
Altro tema fondamentale che dovrà affrontare la riforma delle pensioni 2024, secondo le ultime notizie, sono i meccanismi di staffetta generazionale per incentivare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro senza disperdere il patrimonio di competenze dei più anziani.
Tuttavia, il nodo principale, allo stato attuale, riguarda opzione donna, sulla quale manca una piena convergenza anche in seno alla maggioranza, con la misura che è uscita fortemente ridimensionata dall’ultima legge di Bilancio, ma che la ministra Calderone vorrebbe ampliare nuovamente.
Gli obiettivi della riforma delle pensioni
Stando alle indiscrezioni dell’ultima ora, all’ordine del giorno del prossimo incontro governo-sindacati dovrebbe esserci la copertura previdenziale dei giovani e il rilancio della previdenza complementare.
Nel dettaglio, si lavora per studiare un meccanismo di contribuzioni figurative già a partire dal percorso scolastico e riscatti della laurea ancor più agevolati, oltre al rilancio dei fondi pensione privati, con l’introduzione del silenzio assenso per il versamento delle quote di TFR direttamente nella previdenza integrativa.
Le proposte per la riforma delle pensioni
La posizione dei sindacati sui temi da affrontare e le modifiche da attuare nella riforma delle pensioni 2024 è chiara. Le parti sociali chiedono in primis la possibilità di uscire dal mondo del lavoro con 41 anni di contributi a prescindere dall’età.
Altro aspetto cruciale per i sindacati è l’ampliamento della platea dei lavori gravosi e usuranti anche a coloro che svolgono attività lavorative con esposizione a materiale nocivo e a coloro che hanno una malattia professionale riconosciuta dall’Inail e per chi è affetto da malattie che determinano un’attesa di vita più bassa.
Così, in tempi di aumenti dell’inflazione, si richiederebbe al governo un intervento che preveda nuovi criteri per l’indicizzazione delle pensioni, estensione della quattordicesima pensione e anche una riduzione delle tasse sui redditi da pensione.
Chiara e nota da tempo anche la posizione della Lega, che nella riforma delle pensioni 2024 vorrebbe inserire la cosiddetta quota 41 per tutti, ovvero la pensione senza limiti di età con il solo requisito di 41 anni di contributi.
Mentre il presidente dell’Inps Pasquale Tridico vorrebbe sottoporre al tavolo una pensione anticipata a 62-63 anni con almeno 20 anni di versamenti. Il meccanismo dovrebbe prevedere un assegno parziale, relativo alla sola parte di pensione maturata con il metodo contributivo, spostando l’erogazione della parte retributiva a partire dai 67 anni necessari per accedere alla pensione di vecchiaia.
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