Riforma delle pensioni 2022, le proposte discusse alla Camera
Manca sempre meno al superamento di quota 100, la cui sperimentazione terminerà a fine 2021. Per questo sta arrivando l’accelerata sulla riforma delle pensioni 2022, le ultime notizie al riguardo parlano di diverse ipotesi arrivate sul tavolo di confronto alla Camera. Scopriamo le ultimissime news in tema di previdenza al vaglio del governo Draghi.
La riforma delle pensioni 2022 dovrà arrivare in tempi brevi, il tavolo di confronto partito alla camera, secondo le ultime notizie, vede 9 proposte diverse al vaglio. L’obiettivo, quindi, è quello di giungere alla sintesi di un testo il più possibile condiviso per superare quota 100 e arrivare alla formulazione della riforma delle pensioni 2022 del governo Draghi.
Per Claudio Durigon della Lega la riforma delle pensioni 2022, dovrebbe passare per l’estensione di quota 41 per tutti. In alternativa, secondo le ultime notizie, lo schieramento di Salvini sarebbe pronto a fare un passo indietro a patto che il governo Draghi accetti la proroga di un ulteriore anno per quota 100 (ipotesi poco praticabile, almeno allo stato attuale) o che sia attivato un fondo ad hoc per i pensionamenti anticipati con requisiti simili.
La proposta del Pd per la riforma delle pensioni 2022, invece, va in un’altra direzione. I Dem punterebbero, secondo le ultimissime news, a una stabilizzazione dell’Ape sociale, estendendola a nuove categorie di lavori gravosi (percorso già avviato) e a rendere inoltre strutturale opzione donna, al ricorso a una “delega” per introdurre la pensione di garanzia per i giovani e alla riduzione della “soglia” di vecchiaia per le lavoratrici madri.
Le notizie dell’ultima ora, poi, parlano di un’ulteriore proposta per la riforma delle pensioni 2022 di Forza Italia, che suggerirebbe il pensionamento anticipato con almeno 62 anni di età e 35 anni di contributi, a patto che il trattamento previdenziale non sia inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale e con una riduzione del 2% per ogni anno di anticipo rispetto al limite dei 66 anni.
L’opposizione, con Fratelli d’Italia, per la riforma delle pensioni 2022 propone una strada simile a quest’ultima: soglia minima di 62 anni e di 70 anni, oltre ad almeno 35 anni di contributi, con l’importo mensile dell’assegno non inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale e con penalizzazioni decrescenti sotto i 66 anni.
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