REQUISITI PER APRIRE UN B&B IN UN CONDOMINIO
Molte sono le famiglie che hanno scelto di dare nuova vita a una seconda casa o un appartamento poco utilizzato trasformando la residenza in un B&B.
Un bed and breakfast può essere aperta in due modi:
- in forma imprenditoriale (ricevendo il via libera del Comune di pertinenza, dopo aver mostrato gli estremi della partita IVA obbligatoria);
- oppure in forma occasionale o saltuaria, come privato cittadino, senza alcun bisogno di aprire alcunché (l’unico limite è quello di possedere non più di 3 unità abitative all’interno dello stesso territorio municipale).
In entrambi i casi, tra i requisiti per aprire un B&B , è prevista un’imposta da versare sul guadagno ottenuto dall’affitto dell’immobile.
Le regole per aprire un B&B: come funziona
Se si decide di avviare una vera e propria attività imprenditoriale, per il proprietario ci sono diversi obblighi cui adempiere secondo quanto stabilito dalla legge numero 431 del 1998. In particolare, tra i requisiti per aprire un B&B, bisogna accreditare la struttura presso la Questura di competenza e segnalare ogni presenza degli ospiti al suo interno: se il soggiorno dura più di 30 giorni, occorre compilare il relativo contratto di regolamentazione.
Inoltre, per non incorrere in una maggior quantità di controlli o sanzioni, bisogna comunicare alla Questura anche la cessione del fabbricato, per poi concludere con il pagamento della tassa di soggiorno (che può essere recuperata addebitandola volta per volta ai singoli clienti).
Infine, non va dimenticato che esistono delle norme igienico sanitarie – differenti in ogni regione – da rispettare per poter affittare la propria casa in tutti i periodi dell’anno.
* Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo.
https://www.facebook.com/keyimmobiliare.
https://www.keyimmobiliare.com/blog-case-novita-immobiliare/