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PRIMA CASA: BONUS E SGRAVI FISCALI PER I GIOVANI UNDER 36 NEL DECRETO SOSTEGNI BIS

prima casa

La bozza del Decreto Sostegni Bis riporta in luce il tema del sostegno statale per i giovani che voglio acquistare la loro prima casa. Tra gli articoli del provvedimento da 40 miliardi, è previsto un bonus fiscale destinato agli under 36: si tratta di un netto taglio delle tasse attualmente previste in caso di compravendita.

Più nel dettaglio, i giovani che acquistano la prima casa potrebbero beneficiare di esenzione dall’imposta di registro, da quella ipotecaria e da quella catastale. Per le vendite soggette a IVA ci sarà invece un credito d’imposta di pari importo.

Prima casa: agevolazioni sulle imposte indirette per i giovani

La strada scelta dal Governo per sostenere l’autonomia abitativa dei più giovani passa quindi anche attraverso agevolazioni sulle imposte indirette per l’acquisto della prima casa.

La bozza del Sostegni Bis, che introduce appunto l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, si rivolge a tutti coloro che non hanno ancora 36 anni compiuti nell’anno in cui viene stipulato l’atto di compravendita. E comprende inoltre tutti gli atti stipulati nel periodo compreso tra la data di entrata in vigore del Decreto stesso e il 31 dicembre 2022.

Le eccezioni previste

Le agevolazioni fiscali per la prima casa degli under 36 si applicano agli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di case. Ma ci sono alcune tipologie di immobili non comprese nella misura: il bonus infatti non si applica alle categorie catastali e nei casi di:

  • A1 – abitazioni di tipo signorile,
  • A8 – abitazioni in ville,
  • A9 – castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici,
  • nuda proprietà,
  • usufrutto.

Acquisto di prima casa con IVA: quali misure in questo caso?

Come anticipato prima, per ora la bozza del Decreto Ristori Bis prevede un’agevolazione anche nell’ipotesi di acquisto prima casa con IVA. In questo caso i giovani under 36 godranno di un credito d’imposta pari all’IVA pagata per l’acquisto dell’abitazione.

Il credito d’imposta può essere portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti. Oppure può essere usato come detrazione sulle imposte Irpef in base alla dichiarazione da presentare dopo la data d’acquisto.

Mutui prima casa, arriva l’esenzione dall’imposta sostitutiva

Infine, la bozza del Decreto contempla l’esenzione dall’imposta sostitutiva sul mutuo prima casa.

Questo significa che per i finanziamenti erogati agli under 36 per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa è prevista l’esenzione dall’imposta sostitutiva delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali e delle tasse sulle concessioni governative, fissate in ragione dello 0,25% rispetto all’ammontare complessivo del prestito.

Mutui al 100% con garanzia dello Stato

Quanto previsto dal Decreto Ristori Bis rientra quindi nel piano di sgravi fiscali annunciato negli scorsi giorni. Non è invece contemplato il filone di misure per le garanzie statali – di cui ha apertamente parlato anche il Presidente del Consiglio Mario Draghi – che consentirebbero ai giovani di ottenere un mutuo fino al 100% del valore dell’immobile e, quindi, senza anticipo.

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