QUANDO SI PAGA LA PLUSVALENZA SULLA PRIMA CASA
La plusvalenza altro non è che l’aumento di valore di un bene tra il prezzo di acquisto e la cifra al quale viene venduto.
Al momento della vendita il proprietario dell’immobile deve scegliere una delle due diverse modalità messe a disposizione dalla legge per far affrontare la tassazione prevista:
- pagare l’IRPEF comunicando la plusvalenza nella dichiarazione dei redditi e demandando l’importo da pagare allo scaglione contributivo di appartenenza;
- pagare l’imposta sostitutiva del 26% al momento della firmare dell’atto notarile di vendita dell’immobile. In questo caso il notaio calcolerà le tasse stabilendo la cifra da versare all’Agenzia delle Entrate.
È possibile non pagare le tasse sulla plusvalenza:
- vendendo l’immobile dopo 5 anni dal precedente acquisto;
- vendendo, un immobile ricevuto in eredità, entro 5 anni dalla sua acquisizione;
- vendendo l’immobile acquistato dopo averlo adibito ad abitazione principale dell’acquirente dimostrando che sia trascorso per più della metà del tempo tra l’acquisto e la vendita.
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