Plusvalenza immobiliare: cos’è e come viene tassata
Si parla di plusvalenza immobiliare quando dalla vendita di un immobile si ricava un prezzo più alto rispetto a quello d’acquisto. Le plusvalenze, però, non sono tutte uguali: quelle che derivano dalla cessione di beni detenuti da più di cinque anni non sono soggette a tassazione(poiché si ipotizza non sussista alcun intento speculativo); mentre, quelle relative a beni rivenduti entro 5 anni dall’acquisto dovranno essere tassate (in questo caso, si parla di “operazione speculativa“, in quanto la plusvalenza rappresenta un reddito per il venditore). Esistono, tuttavia, delle eccezioni.
Sono, invece, escluse da tassazione le cessioni di immobili pervenuti per successione, indipendentemente dal periodo di possesso da parte del cedente, così come le cessioni di immobili adibiti ad abitazione principale da parte del proprietario o dei suoi familiari che hanno abitato nella casa per la maggior parte del periodo intercorso tra acquisto e successiva rivendita. Per abitazione principale si intende il luogo in cui la persona ha la dimora abituale, anche in assenza di trasferimento della residenza. L’immobile, chiaramente, deve essere idoneo all’uso abitativo.