Blog

Le ultime novità del settore immobiliare

Permessi per ampliare il balcone: quali sono e come fare in condominio

Permessi per ampliare il balcone

L’ampliamento del balcone non comporta una manutenzione dello stabile, bensì si configura come una vera e propria nuova costruzione. Questo poiché l’intervento comporta una modifica dei volumi esterni dell’edificio, rispetto ai titoli originari depositati in Comune e al Catasto.

Proprio per questa ragione, prima di procedere con i lavori sarà necessario richiedere gli opportuni permessi a costruire proprio al Comune.

. Sarà quindi necessario richiedere l’opportuno permesso – a tutti gli effetti, un’autorizzazione amministrativa – a costruire al Comune.

In buona sostanza, si tratta di ricevere il nullaosta per avviare dei lavori di costruzione sull’edificio già esistente, così come previsto dal Testo Unico dell’Edilizia. Ottenere questo permesso non è tuttavia sempre semplice, poiché vi sono vincoli e necessità da rispettare:

  • l’ampliamento del balcone deve rispettare la pianificazione urbanistica approvata a livello comunale;
  • deve essere presentato un progetto dettagliato da un professionista abilitato, affinché venga assicurata la tenuta strutturale dello stabile e rispettati tutti i requisiti tecnici previsti per legge.

A quali professionisti affidarsi per il progetto

Dato l’iter previsto a livello comunale per ottenere il permesso ad ampliare un balcone, appare più che scontata la necessità di rivolgersi a personale qualificato

È necessario scegliere professionisti, come l’ingegnere civile, che siano in grado di valutare e certificare la bontà strutturale del progetto e, fatto non meno importante, verificare la tenuta della stabilità dell’edificio a seguito delle modifiche introdotte.

Come presentare la richiesta di ampliamento

La richiesta di ampliamento del balcone, quindi il permesso a costruire, deve essere presentata presso l’ufficio protocollo del Comune dove sorge l’immobile o, ancora, allo Sportello Unico dell’Edilizia. Lo si può fare di persona o, ancora, inoltrando apposita istanza digitale tramite PEC.

L’istanza deve essere presentata dal proprietario dell’immobile – o da altri che ne hanno titolo, come il progettista – e dovranno esservi allegate varie documentazioni, in particolare:

  • l’attestazione sulla proprietà dell’immobile e il titolo edilizio a esso correlato;
  • progetti elaborati dal professionista qualificato;
  • la dichiarazione, sempre per mano del professionista, di conformità del progetto ai regolamenti edilizi esistenti, agli strumenti urbanistici e a qualsiasi altra normativa di riferimento.

Una volta consegnata tutta la documentazione dei permessi per ampliare il balcone, il Comune o lo Sportello Unico dell’Edilizia identificheranno entro dieci giorni il responsabile che dovrà occuparsi di verificare la conformità del progetto. Il permesso per costruire, invece, verrà rilasciato entro 60 giorni dalla nomina del tecnico.

I permessi condominiali per ampliare il balcone

Gli interventi strutturali sul condominio, come appunto la modifica dell’ampiezza dei lavori, dovrebbero infatti essere approvati in sede di assemblea condominiale, dopo aver informato l’amministratore. Questo per evitare che, a lavori ultimati, ne venga imposta la loro demolizione.

I balconi allargati non dovranno infatti minare la tenuta strutturale del condominio e, allo stesso tempo, devono rispettare il decoro dello stabile e le esigenze degli altri inquilini.

Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo.

https://www.facebook.com/keyimmobiliare.

https://www.keyimmobiliare.com/blog-case-novita-immobiliare/