DISPERSIONI ELETTRICHE NELL’IMPIANTO DOMESTICO: COME FARE?
Nel periodo storico in cui ci troviamo, caratterizzato da un aumento sempre più ingente dell’inflazione e dal conseguente rincaro non solo di prodotti e servizi generici, alimentari o alla persona, ma soprattutto di materie prime come il greggio e il gas naturale, il concetto di risparmio si è fatto ancora più preponderante, rivestendo, oggi, un ruolo importante all’interno del bilancio familiare degli italiani.
Il risparmio, però, non passa solo dall’acquisto o meno di oggetti, abiti o servizi percepiti come più o meno importanti, ma anche e soprattutto dal consumo energetico all’interno delle mura domestiche.
Risparmiare in bolletta, dunque, è diventato una priorità. Ma come fare quando l’impianto elettrico non funziona al 100% delle sue potenzialità, causando possibili dispersioni elettriche?
Dispersione elettrica: cosa sapere
Per dispersione elettrica si intende una perdita della carica elettrica all’interno del ciclo di funzionamento generale dell’impianto domestico.
Benché una minima dispersione, data dalla conduttività degli isolanti sia sempre presente(le radiazioni cosmiche e quelle emesse dalle più comuni sostanze presenti nei materiali utilizzati per la messa in opera di questi ultimi ne sono la principale causa), i casi più importanti di dispersione si verificano a seguito di malfunzionamenti o isolamenti fatti in maniera non adeguata.
Le cause delle dispersioni elettriche
Le principali cause delle dispersioni elettriche, possono derivare da:
- un impianto elettrico datato e non a norma;
- Un impianto elettrico non dotato di messa a terra;
- Un isolamento dell’impianto elettrico domestico imperfetto;
- Interruttore differenziale difettoso (il cosiddetto salvavita);
- Elettrodomestici malfunzionanti o che presentano guasti più o meno visibili;
- Cavi scoperti o collegati in modo scorretto (è il caso, ad esempio, dei nuovi elettrodomestici, come il forno o il frigo, la cui installazione non è stata fatta a dovere).
Come prevenire o individuare le dispersioni elettriche: il salvavita
Il modo migliore per prevenire una perdita della carica elettrica di un conduttore è l’installazione, così come previsto dalla legge, dell’interruttore differenziale, ossia il dispositivo di sicurezza, conosciuto anche come salvavita, che scatta nel caso di sovraccarico causato da una dispersione elettrica, interrompendo il flusso di corrente e scongiurando una possibile folgorazione.
Perché questo avvenga, è buona norma impostare la sensibilità del salvavita (cioè la quantità di microamper) in base all’ambiente della casa in cui viene collocato. Se, infatti, vi è una dispersione che non supera, però, la soglia impostata, l’interruttore automatico non scatterà facendo sì che i consumi salgano alle stelle.
Allo stesso modo, il salvavita può rappresentare un buon punto di partenza per individuare la dispersione. Se avviene di frequente un’interruzione di corrente si potrebbe essere in presenza di un guasto elettrico.
In ogni caso, è possibile effettuare dei test fai da te come il controllo del messaggio restituito dal display del contatore della luce, in caso di sovraccarico, o l’utilizzo di un tester da collegare ad ogni apparecchio per verificare l’intensità della corrente elettrica proveniente, anche da spento, di questi ultimi.
Metodi casalinghi a parte, il consiglio è sempre quello di rivolgersi ad un tecnico specializzato per individuare eventuali guasti e risolvere il problema delle dispersioni elettriche in modo da ridurre i consumi e il costo in bolletta.
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