QUANDO SI COSTITUISCE UN NUOVO CONDOMINIO?
Il condominio è, dunque, una realtà all’interno della quale si esercita oltre che la proprietà privata su una singola unità immobiliare anche il diritto di proprietà comune a più persone.
In un edificio la comproprietà riguarda parti comuni dell’edificio, quali il suolo, le fondamenta, i muri maestri, i tetti, le scale, i cortili e i locali per la portineria.
Per costituire un condominio occorre dunque innanzitutto la presenza di due proprietari di due diverse e indipendenti unità immobiliari.
Le differenze fra i diversi tipi di condominio
Ovviamente, la costituzione di un condominio composto da due soli proprietari e due sole unità immobiliari, vale a dire un condominio minimo, è molto diversa rispetto a quella di un condominio con numerosi proprietari.
Il minimo non richiede la presenza di un amministratore condominiale, quest’ultima è necessaria quando il numero di condomini supera le otto unità.
Seppur in un palazzo da 2 a 8 abitanti non sia necessaria la presenza di un amministratore, i condomini possono comunque prevederla se desiderano delegare a un soggetto terzo la gestione del palazzo.
Condominio: quando l’amministratore è uno dei proprietari
Avere un amministratore interno al palazzo permette di risparmiare sulle spese destinate all’amministrazione.
I condomini possono gestire autonomamente tutte le incombenze legate al palazzo, guidati da un amministratore scelto fra gli abitanti stessi del palazzo, nominati a turno con le stesse maggioranze richieste per un amministratore esterno.
Quando il regolamento condominiale è obbligatorio
Un’altra differenza fra condomini grandi e piccoli è data dalla redazione o meno di un regolamento condominiale: il regolamento è obbligatorio se nel palazzo vi abitano più di 10 persone.
Oltre a dare indicazioni per una serena vita comune, il regolamento prevede anche la stesura delle tabelle millesimali atte a ripartire in maniera proporzionale le spese condominiali.
Il codice fiscale del condominio
Ogni condominio deve essere dotato di un proprio codice fiscale. La presenza di questo documento serve a dotare il condominio di una propria identità fiscale e a non far ricadere sui singoli condomini responsabilità penali e civili.
Il codice fiscale va richiesto all’Agenzia delle Entrate attraverso il modello AA5/6.
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* Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.