È possibile installare una casa mobile su un terreno agricolo?
Casa mobile: quali tipologie di case mobili possono stare su un terreno agricolo? E soprattutto: con quali autorizzazioni?
Quali sono i vantaggi di una casa mobile posta su un terreno agricolo? Uno su tutti: poter vivere a stretto contatto con la natura in posti da sogno senza dover necessariamente passare per le strettoie burocratiche (ed economiche) della costruzione di una nuova struttura. Oltretutto l’industria ha raggiunto oggi uno standard molto elevato del comfort anche in queste abitazioni, sempre più accoglienti ed organizzate. Ma attenzione: la normativa fa alcuni distinguo.
Che tipo di casa mobile si può mettere su terreno agricolo?
Va ricordato innanzitutto che su un terreno agricolo non si può edificare (eccezioni sono previste per gli imprenditori agricoli professionali ed i coltivatori diretti, che comunque dovranno rispettare il cosiddetto indice di edificabilità) .
Per edificare serve infatti un cambio di destinazione, che può essere chiesto dal proprietario: ma perché diventi edificabile il terreno agricolo deve trovarsi in un’area già parzialmente edificata o dove sono in funzione servizi come fognatura ed acquedotto. In taluni casi infatti è anche possibile fissare la propria residenza su una casa mobile. Non è certamente una cosa semplice.
Su un terreno agricolo si possono invece introdurre prefabbricati e case mobili. Per quanto riguarda i prefabbricati le pratiche da gestire per avere le carte in regola sono abbastanza corpose.
Per le case mobili invece bisogna distinguere tra
- Case Mobili ancorate al suolo che necessitano ugualmente del permesso di costruire
- Case Mobili precariamente ancorate al suolo che normalmente non necessitano di autorizzazioni
Quali permessi servono per una casa mobile? (anche su terreno privato)
Anche le case mobili sono considerate una forma di edilizia tradizionale dalla legge e, per questo, necessitano di autorizzazioni e permessi esattamente come nelle situazioni abitative di edilizia tradizionale.
Va detto che il Decreto-Casa ha introdotto un’importante elemento in tema di case mobili, rimuovendo l’obbligo del titolo abilitativo edilizio solo nel caso in cui queste siano ubicate all’interno di strutture turistiche all’aperto (ad esempio campeggi).
Inoltre il permesso di costruire, relativamente a case mobili, camper e roulotte, non occorre soltanto in presenza di queste condizioni:
- – la struttura deve essere collocata su ruote ed essere omologata al trasporto su strada, non essendo sufficiente la semplice collocazione su un supporto mobile
- – la struttura deve soddisfare necessità puramente transitorie (non può quindi essere adibita a magazzino, per esempio)
- – deve poter può essere immediatamente rimossa e trasferito altrove (non deve, cioè, essere ancorata).
Se invece la struttura mobile viene ancorata al suolo in maniera permanente, sarà necessario il titolo abilitativo. Il Testo Unico dell’Edilizia infatti non permette l’ancoraggio al suolo di case mobili (o roulotte o camper) se non si possiede una concessione edilizia, poiché le considera nuove costruzioni.
La normativa di riferimento in questo caso è l’articolo 3, lettera E, punto 5 del T.U.E. che parla proprio della «installazione di manufatti leggeri».
La burocrazia è quindi ridotta all’osso nel caso le case mobili mantengano le prerogative di essere autoportanti, senza ancoraggio al suolo e fondamenta. Si tratta dell’unico caso in cui un prefabbricato su un terreno agricolo si può costruire senza permessi.
Come portare una casa mobile su terreno agricolo e quindi non edificabile?
Per istallare in maniera definitiva la casa mobile su un terreno agricolo (quindi non edificabile) le limitazioni sono importanti. Bisognerà infatti
- ottenere il permesso di costruire
- dimostrare che la struttura sia funzionale alle necessità sopravvenute della gestione del fondo in base ad un progetto fedele alla vocazione agricola del fondo
- verificare la compatibilità con lo strumento urbanistico comunale
Diverso il caso di una casa mobile su terreno agricolo per soddisfare esigenze contingenti e temporanee.
In questo caso la condizione dirimente è che la casa mobile sia destinata ad essere immediatamente rimossa al cessare della temporanea necessità. Il tempo massimo consentito è di centottanta giorni: comprensivo dei tempi di allestimento e smontaggio.
Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo.