Cambio di destinazione d’uso di un immobile
La destinazione d’uso di un immobile è quindi la funzione che l’immobile ha nel contesto in cui è posto.
La modifica dei fini di utilizzo dell’unità immobiliare è chiamata “cambio di destinazione d’uso” e si compie quando un immobile deve essere adibito per un uso diverso da quello passato.
Gli interlocutori per il cambio di destinazione d’uso sono il Comune di competenza e il Catasto.
La pratica del cambio di destinazione d’uso urbanistica, che modifica la funzione o lo scopo di un edificio è legata ad un iter preciso, che comprende la richiesta dell’autorizzazione comunale (dal punto di vista urbanistico) e l’aggiornamento catastale.
Nel caso dovessimo cambiare destinazione d’uso a un nostro immobile, è bene procedere con cautela, verificando se è possibile proseguire con la modifica e informandosi su quanto sarà necessario pagare.
Successivamente segue la fase del cambio destinazione d’uso vero e proprio.
Al Catasto viene fatto l’aggiornamento della documentazione fiscale mentre l’autorizzazione al Comune serve solo nel caso si passi ad una categoria funzionale diversa.
L’autorizzazione urbanistica è necessaria solo nel caso ci sia il passaggio ad un’altra categoria funzionale. Se il cambio di destinazione è interno alla stessa categoria funzionale, non serve nessun titolo autorizzativo, a meno che la legge regionale non dica il contrario.
Chi decide la destinazione d’uso di un immobile?
Sono le attività che vengono svolte, o di cui si prevede lo svolgimento, in un immobile che determinano la corretta destinazione d’uso e che quindi indicano se è necessario cambiare destinazione.
Ad esempio, se si desidera usare come abitazione un immobile che prima era utilizzato come ufficio, questa pratica sarà necessaria.
La pratica ha due step:
- Il primo prevede una modifica urbanistica.
- Il secondo prevede una modifica catastale.
Cosa è necessario fare dopo il cambio di destinazione d’uso?
Dopo il cambio di destinazione d’uso di un immobile, potrebbero essere necessari:
- L’aggiornamento catastale.
- Il deposito del certificato di agibilità presso il comune di competenza.
- Il pagamento del contributo di costruzione per la diversa destinazione.
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Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo.