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Bonus affitti e agevolazioni fiscali

bonus affitti

Il bonus affitti è un tema caldo durante questo periodo in quanto è tempo di dichiarazione dei redditi, pertanto chi vive in una casa presa in affitto deve sapere quali sono le agevolazioni e i bonus di cui può usufruire.

Si tratta delle detrazioni fiscali cui si ha diritto, a particolari condizioni, in sede di dichiarazione dei redditi per l’anno di imposta 2023 e relative ai canoni di locazione che sono stati versati.

Il bonus viene riconosciuto alle seguenti categorie di inquilini:

  • inquilini che vivono in un immobile destinato ad abitazione principale e che hanno sottoscritto un contratto di locazione a canone libero o concordato;
  • giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni;
  • lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro; studenti universitari fuori sede.

Possono fruire del Bonus affitti coloro che sono assoggettati ad Irpef. Il contribuente, una volta pagata l’intera somma a titolo di canone potrà ottenere il rimborso dal Fisco per una parte, importo che verrà detratto dall’imposta che il contribuente è tenuto a versare.

Ci sono alcuni elementi in base ai quali può variare l’ammontare da portare in detrazione:

  • la tipologia di soggetto che beneficia dell’agevolazione fiscale;
  • il reddito complessivo percepito dall’inquilino;
  • la tipologia di contratto di locazione che è stato sottoscritto.

Bonus affitti in caso di locazione a canone libero

L’importo della detrazione è pari a:

  • 300 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro;
  • 150 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro ma non a 30.987,41 euro;
  • se il reddito complessivo supera 30.987,41 euro, non spetta alcuna detrazione.

La detrazione spettante deve essere calcolata in base al periodo dell’anno da esprimere in giorni in cui l’immobile è destinato ad abitazione principale.

Detrazione spettante in caso di contratto a canone concordato

L’importo della detrazione è pari a:

  • 495,80 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro;
  • 247,90 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma non a 30.987,41 euro.

Anche in questo caso, se il reddito complessivo è superiore a 30.987,41 euro non spetta alcuna detrazione.

Il beneficio spettante deve essere calcolato in base al periodo dell’anno d in cui l’immobile a calcolare in giorni in cui l’appartamento è destinato ad abitazione principale e in funzione del numero dei cointestatari del contratto di locazione.

Detrazione spettante ai giovani inquilini

Quando si parla di bonus affitto giovani l’inquilino deve aver destinato l’immobile ad abitazione principale come nei casi sopra evidenziati.

In caso di età compresa tra i 20 e i 31 anni potrà fruire delle seguenti detrazioni: maggior valore tra:

l’importo forfetario di 991,60 euro e il 20% dell’ammontare del canone, entro il limite di 2.000 euro. Condizione necessaria è che abbiano un reddito complessivo non è superiore a 15.493,71 euro;

Il bonus spetta anche nel caso in cui il contratto abbia ad oggetto solo una parte dell’unità immobiliare adibita come nel caso in cui si è affittata una sola stanza.

Per quanto concerne la durata, la detrazione fiscale spetta per i primi quattro anni a partire dalla stipula del contratto di locazione e la presenza dei requisiti necessari deve essere accertato per ciascun periodo di imposta in relazione al quale si fruisce del Bonus affitto.

Detrazione canone per chi trasferisce la residenza per ragioni lavorative

Veniamo ora al caso in cui il Bonus affitti spetti a chi trasferisce la residenza nell’immobile locato per motivi di lavoro. E’ necessario che tale residenza sia fissata nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi.

La detrazione spetta esclusivamente ai lavoratori dipendenti . Sono esclusi dal beneficio i percettori di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.

L’importo della detrazione è pari a:

  • 991,60 euro, se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro;
  • 495,80 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma non a 30.987,41 euro.
  • se il reddito complessivo è superiore a 30.987,41 euro, la detrazione non spetta.

La detrazione va rapportata al numero dei giorni dell’anno durante il quale l’abitazione è stata effettivamente utilizzata come abitazione principale.

L’agevolazione viene riconosciuta a condizione che:

  • il lavoratore sia titolare di un contratto di locazione, che può essere di qualunque tipo, di unità immobiliare adibita ad abitazione principale;
  • il nuovo Comune si trovi ad almeno 100 chilometri di distanza dal precedente e comunque al di fuori della propria Regione;
  • la residenza nel nuovo Comune sia stata trasferita da non più di 3 anni dalla richiesta della detrazione.

Detrazione per gli studenti fuori sede

Per gli studenti fuori sede è previsto un bonus affitti a favore di coloro che frequentano corsi universitari in Comuni diversi da quelli in cui hanno la residenza. L’immobile preso in locazione deve essere situato nel Comune in cui abbia sede la facoltà universitaria oppure in comuni limitrofi.

La detrazione spetta nella misura del 19% dei canoni di locazione, nel limite massimo di spesa di 2.633 euro. A seconda del reddito complessivo (qualora sia superiore a 50.000 euro) può essere prevista una decurtazione pari a 260 euro come previsto dall’articolo 2 del Dlgs 216/2023 concernente la riforma dell’Irpef.

Se il reddito complessivo supera i 240.000 euro le detrazioni non spettano.

Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo.

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